Omaggio ad Audrey Hepburn

Ieri ricorreva il ventesimo anniversario della morte di quella che, per me, è la diva per eccellenza, la personificazione assoluta della bellezza e della femminilità, il mio modello di eleganza e raffinatezza. Audrey, con i suoi occhi profondi, la sua frangia dal gusto francese, la sua silhouette esile così in contrasto con la forza e la determinazione del suo temperamento, si è imposta non solo nel mondo del cinema, ricoprendo ruoli che l'hanno resa immortale, ma è entrata a pieno diritto nella storia della moda e dello stile. Ricercata nel dettaglio, mai eccessiva ma mai banale, era impossibile per lei passare inosservata. Il suo charme magnetico ne ha fatto un'icona intramontabile, e come tantissime altre donne, anch'io, tanti anni fa, affacciandomi all'adolescenza, lo eletta mia musa ispiratrice di gusto e grazia.

Oltre al suo stile, anche la sua storia e le sue parole mi sono state spesso di grande ispirazione, e vorrei salutarvi citandovi quelle in cui, tra tutte, mi riconosco di più:

"Io credo nel rosa. Io credo che ridere sia il modo migliore per bruciare calorie. Io credo nei baci, molti baci. Io credo nel diventare forte quando tutto sembra andare storto. Io credo che le ragazze felici siano le ragazze più belle. Io credo che domani sarà un altro giorno. E io credo nei miracoli."